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1 febbraio 2024
ore 10:34
di Carlo Migliore
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1 minuto, 33 secondi
 Per tutti

Le attività umane intese come tutte le azioni intraprese dall'uomo per garantire la sua esistenza sul Pianeta possono modificare non solo il clima e l'ambiente ma persino l'inclinazione dell'asse terrestre. La sconcertante verità è saltata fuori da uno studio pubblicato su Nature il 19 giugno scorso. Tra il 1993 e il 2010 l'estrazione di 2 trilioni di tonnellate dagli acquiferi profondi avrebbe spostato l'asse terrestre di circa 4.36 cm all'anno. In natura sono molti i fenomeni che possono indurre uno spostamento dell'asse terrestre, dalle derive dei continenti (molto lento) ai violenti terremoti (improvviso) fino ai cambiamenti della circolazione atmosferica tra il periodo estivo e quello invernale. Sono tutti fenomeni che muovono delle masse. Uno spostamento di massa, sia sotto che sopra la superficie può influire sulla rotazione della Terra e sull'inclinazione del suo asse.

Fino a poco tempo fa, i ricercatori pensavano che queste anomalie osservate fossero dovute principalmente allo scioglimento dei ghiacciai e delle calotte polari. Ma quando Ki-Weon Seo, un geofisico dell'Università Nazionale di Seoul e i suoi collaboratori hanno cercato di modellizzare il fenomeno con i dati volumetrici a loro disposizione, non sono riusciti a spiegare completamente i dati. Ci si è serviti allora di indagini gravimetriche, le quali hanno evidenziato uno svuotamento dei serbatoi sotterranei di acqua dolce tale da spostare abbastanza massa negli oceani da indurre l'anomalia. Uno svuotamento in gran parte causato dall'irrigazione  soprattutto nell'India nord-occidentale e nell'America del Nord. Il nuovo modello ha fornito così una valutazione precisa della situazione, il Polo Nord a causa di queste continue estrazioni di acqua si sta spostando di 4.36cm l'anno in direzione delle isole Novaya Zemlya della Russia. Il fatto che possiamo essere capaci di fare anche questo, seppur indirettamente ha davvero dell'incredibile.


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