Meteo. Il freddo record di aprile in Europa chiude le anomale vicende stagionali del vortice polare
Facciamo il punto della situazione.
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Primi giorni di aprile caratterizzati in Europa da un netto quanto brusco cambio di circolazione per l'arrivo di una saccatura artica che ripristina una circolazione invernale. La massa d'aria è causa di un brusco abbassamento delle temperature in Europa, anche di 10-12°C sotto la media. Domenica, i primi record di temperatura minima mensili sono stati battuti in Francia, Germania e Spagna con diffuse gelate che interessano diverse Nazioni dell'Europa centro occidentale e l'Italia. Ma le temperature notturne sono destinate ulteriormente ad abbassarsi in avvio di settimana complice i cieli sereni e l'assenza di vento, altri record dunque sono possibili.
L'Extreme Forecast Index di Ecmwf
indica che queste temperature saranno molto insolite o estreme per il
periodo. La vegetazione, a causa delle temperature miti dei mesi
precedenti, è avanti con la fioritura e quindi soffre maggiormente
di queste ondate di freddo tardive. Questo potrebbe dunque avere
delle ripercussioni sull'agricoltura dal momento che diversi alberi
di frutto sono in fiore come albicocco, ciliegio, pero e pesco. La
Francia già lo scorso anno fu coinvolta da estese gelate con gravi
danni all'agricoltura. E quest'anno non sembra essere da meno.
Questa fase fredda fuori stagione fa seguito ad un periodo mite in marzo; ma sono i primi mesi del 2022 dominati da temperature sopra la media. I repentini cambiamenti del tempo, da una primavera al ritorno dell'inverno in pochi giorni sull'Europa centro occidentale, non sono nuovi tra fine marzo ed inizio aprile; nel passato ricordiamo il 1969, il 1989, il 2005.
L'inverno e la primavera sono stagioni che hanno subito un aumento termico negli anni; Sono più frequenti i record di caldo che di freddo. Che un record di freddo in un clima caldo possa essere battuto diviene sempre più raro, ma può succedere. E può anche accadere che il salto di temperatura da caldo a freddo sia piuttosto brusco, come in questo caso.
Queste situazioni possono essere messe
in relazione al tipo di andamento del vortice polare; durante
l'inverno abbiamo avuto un vortice polare molto più forte della
media, specie quello stratosferico, che ha immagazzinato al suo
interno l'aria gelida. Verso la fine di marzo abbiamo assistito ad un
indebolimento del vortice polare a causa di uno stratwarming major che
quest'anno ha coinciso col Final warming, ovvero l'ultimo riscaldamento di stagione della stratosfera polare. Gli Stratwarming così come i final warming sono eventi noti e del tutto naturali e possono determinare delle importanti anomalie della circolazione. Secondo un recente studio "non c'è un prova solida di cambiamenti futuri nei principali surriscaldamenti stratosferici" durante il 21° secolo". La rottura del vortice polare ha
determinato la fuoriuscita di questo lago gelido verso l'Europa.
Questa situazione con una diversa maturazione del vortice polare e con uno shift in avanti dell'inverno è
una caratteristica di diverse stagioni degli ultimi 20 anni. L'irruzione di aria artica chiude dunque le vicende del vortice polare stratosferico per quest'anno.