26 luglio 2023
ore 15:33
di Francesco Nucera
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 Per tutti


Per la formazione della grandine ci vuole una atmosfera instabile che crei le nubi a forte sviluppo verticale, i così detti cumulonembi. Queste nubi a forma di cavolfiore sono caratterizzate da intense correnti ascensionali. 

Le forti correnti ascensionali calde e umide, che alimentano la torre temporalesca, salgono e incontrano masse d'aria più fredda. Le goccioline di vapore superato lo zero termico iniziano a ghiacciarsi.


Questi pezzetti di ghiaccio possono fare più giri per via delle correnti ascensionali e si accrescono fino a quando diventano troppo pesanti per queste correnti ascensionali che gli fanno fare più giri; di conseguenza precipitano giù. I chicchi sono tanto più grandi quanto più forti e persistenti sono le correnti ascensionali. 


Le correnti ascensionali sono poi tanto più forti quanto più alta è la differenza di temperatura tra il suolo e la quota, ovvero quanto più instabilità c'è nell'aria.  Per questo motivo se al suolo fa molto caldo e in quota arriva dell'aria più fresca allora è possibile la genesi di questi temporaloni con annessa grandine grossa. La grandine che dunque è una meteora tipicamente estiva o nelle stagioni di transizione non va confusa con la neve.


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