18 febbraio 2024
ore 23:45
di Francesco Nucera
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 Per esperti
cambio di circolazione
cambio di circolazione

Un cambiamento delle attuali condizioni meteo in Europa è atteso nella prossima settimana nel momento in cui masse d'aria fredda di origine polare marittima raggiungeranno il cuore del Vecchio Continente, generando un deciso raffreddamento. Anche l'Italia sarà coinvolta dal passaggio di perturbazioni con annesso calo delle temperature.

19-26 febbraio. Per diverse previsioni i segnali sub stagionali del modello europeo sono stati concordi circa un blocco prima sull'Islanda e poi sulla Groenlandia nella settimana 19-26 febbraio; questo avrebbe comportato la discesa di masse d'aria artica nel cuore dell'Europa. Nel momento in cui siamo entrati nel range temporale del determinismo questo segnale è praticamente svanito a favore di una circolazione da NAO positiva. Questo si traduce con l'ingerenza di venti forti mediamente occidentali in Europa a cui si associano masse d'aria miti. Questa zonalità verrà spezzata da alcuni vortici in Atlantico che onduleranno il jet stream provocando una sua amplificazione.

26-4 marzo. Il modello europeo infatti simula verso lo scadere della precedente settimana un cambio di circolazione con l'entrata di masse d'aria di natura polare in Europa che andrebbero a caratterizzare  questa settimana. Questo si tradurrà in un fase dinamica con un aumento della piovosità su molte Nazioni e il ritorno a condizioni climatiche più in linea col periodo.

Marzo, Final Warming precoce? La stratosfera iperattiva di questo inverno finora non è riuscita ad avere impatti significativi sulla circolazione delle medie latitudini. La seconda inversione dei venti zonali a 10 hPa è del 18 di febbraio, subito dopo il vortice polare stratosferico riacquista forza. Tuttavia un nuovo warming è atteso nella prima decade di marzo. I modelli numerici mostrano una nuova inversione  dei venti zonali attorno al 7-8 marzo. Questo potrebbe coincidere con  il Final Warming, l'ultimo riscaldamento stratosferico di primavera, di tipo precoce dal momento che avviene prima del 15 aprile, data indicativa per dichiarare se questi riscaldamenti sono precoci o tardivi. La casistica mostra come la maggior frequenza dei casi di Final Warming avviene in Aprile. Quando avvengono sotto questa data ed in particolare in marzo sono generalmente di tipo dinamico per cui possono avere impatti sulla circolazione. Il Final Warming più precoce è del 5 marzo 2016, quello più tardivo del maggio 1981. Occorrono tuttavia conferme in merito.

La media mostra una nuova inversione in marzo dei venti a 10 hPa - fonte Ecmwf
La media mostra una nuova inversione in marzo dei venti a 10 hPa - fonte Ecmwf


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