1 agosto 2023
ore 6:40
di Francesco Nucera
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antartide
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L'estensione del ghiaccio marino antartico si trova a minimi storici per questo periodo dell'anno. Già nel corso del mese di febbraio il ghiaccio marino attorno all'Antartide aveva raggiunto un minimo record per il secondo anno consecutivo. Di norma dovrebbero esserci circa 16,4 milioni di chilometri quadrati di ghiaccio marino ; ma questa settimana c'erano solo 14,1 milioni, in pratica mancano oltre 2 milioni di chilometri quadrati rispetto alla media 1981-2010. La bassa estensione del ghiaccio è presente quasi ovunque, ma in particolare nel Mare di Weddell settentrionale, nel Mare di Ross occidentale e nel Mare di Bellingshausen meridionale. 

Mentre nell'Artico l'andamento del ghiaccio rispecchia il trend del global warming, il ghiaccio marino in Antartide è rimasto più o meno stabile, almeno fino al 2016. Infatti solo dopo aver raggiunto un massimo record, il 2016 ha registrato un minimo storico e questa tendenza ad un forte ribasso prosegue.

E' tuttavia piuttosto complicato conoscere il motivo di quanto stia avvenendo e che potrebbe essere una concomitanza di fattori tra il trend del riscaldamento globale di fondo e la variabilità naturale come ad esempio il tipo di circolazione meridionale degli ultimi mesi forzato dalla particolare situazione Enso. Viene fatta anche l'ipotesi del vulcano Tonga che potrebbe avere effetti di riscaldamento regionale ma è tutto da verificare. La particolare situazione Enso determina un treno d'onde che favorisce flussi meridionali con una rottura meccanica del ghiaccio e fusione nel movimento verso l'equatore. 

Secondo gli scienziati ci sono poi prove che poco prima dell'attuale declino, lo strato superiore è diventato più salato e si è mescolato con lo strato inferiore, consentendo all'acqua più calda di raggiungere la superficie e rendere più difficile la formazione di ghiaccio. Quello che non è spiegabile è il perchè lo strato caldo è diventato molto più caldo dal 1960.

La fusione del ghiaccio marino non aumenta il livello del mare perché è ghiaccio che galleggia sul mare; tuttavia può comportare un maggiore riscaldamento dell'oceano e di conseguenza effetti a cascata in tutto il globo.


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