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5 marzo 2023
ore 13:19
di Carlo Migliore
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Neve
Neve

Una rondine non fa primavera dice il famoso detto e non potrebbe essere più vero. Affinché una stagione, qualunque essa sia, entri nel vivo occorre del tempo e qualche timido segnale non deve mai essere confuso con un suo inizio prorompente. Se è vero che la primavera meteorologica comincia il 1 Marzo è anche vero che il mese per eccellenza più pazzo dell'anno ha collezionato numerosi eccessi termici sia in positivo che in negativo nel corso della sua storia. Stessa cosa si può dire per Aprile che pur essendo lontano dall'inverno ha visto diversi episodi di gelo e neve tardivi, anche recenti sull'Italia. Vediamo di rinfrescarci la memoria con qualche esempio eclatante.

MARZO: diversi gli eventi di gelo e neve marzolina, tra i più importanti ci sono quelli del 1949, 1962, 1971, 1987, 2005, 2013 ma come durata, periodo e intensità si discostano sensibilmente dagli altri due anni in particolare:

Quello del 1962 fu uno dei mesi di Marzo più freddi del Secolo per l'Italia, in particolare per le regioni centro settentrionali. Un Anticiclone robusto situato sulle Isole Britanniche, fece da spalla ad un intenso flusso di correnti artiche continentali che scesero verso l'Italia con isoterme ad 850 hPa che raggiunsero -12°C sul Nord Est italiano  ed i -5°C sulla Sicilia. L'irruzione si sviluppò tra i giorni 16 e 19 Marzo. Queste furono le temperature del giorno 16: Torino: -2°/+7°; Parma: -4°/+5°; Perugia: -4°/+1°; Pescara: -3°/+3°; Roma: -4°/+9°; Campobasso: -8°/+2°; Foggia: -4°/+3° (neve); Napoli: -2°/+7°. Situazione analoga il giorno successivo, quando a Pescara nevicò con -1°C, di nuovo nevicò a Foggia con minima di -3°C, mentre Potenza registrò una temperatura minima di -7°C ed una massima di -5°C. Il 19 Marzo le temperature minime scesero fino a valori di -6°C a Bolzano, -5°C a Parma, Torino e Foggia, e -4°C a Verona.

Isoterme a 1500m del 7 Marzo 1987 (noaa)
Isoterme a 1500m del 7 Marzo 1987 (noaa)

Quello del 1987 fu per durata senz'altro il peggior Marzo da oltre un secolo e mezzo. L'irruzione artica continentale raggiunse l'Italia tra il 3 ed il 4 Marzo e durò almeno fino al giorno 18. Praticamente due settimane di freddo intenso sulla Penisola con isoterme a 1500m che al culmine dell'irruzione arrivarono a toccare i -12° sull'Adriatico e i -7 sulla Sicilia settentrionale. Numerosi furono gli episodi di neve all'interno di questo periodo. Dapprima nevicò al Sud con neve in Puglia a Foggia, a Bari e persino a Napoli ed in Calabria fin sulla costa i giorni 7-8 Marzo, poi grazie ad una depressione tirrenica nevicò anche al Centro. Il giorno 16 a Firenze, con una minima di -3°C ed una massima di +5,4°C, caddero 15 cm di neve, nevicò anche a Livorno, Arezzo, Perugia, Ancona, Viterbo, Rieti, Brindisi e Lecce. Al nord il clima restò secco ma il giorno 17 , le temperature minime crollarono a valori di -8°C a Malpensa, -5°C a Novara e Vicenza, -6°C a Brescia, -6,6°C a Treviso, e -5°C perfino a Cervia.

Quello del 2005 è stato uno degli ultimi mesi di marzo a vedere un importante rigurgito invernale. Fece seguito ad un mese di febbraio freddo che culminò proprio con una potente irruzione gelida che si protrasse nella prima parte di marzo. Un anticiclone tra l'Islanda e il Regno Unito pilotò correnti artiche continentali dalla Russia verso l'Europa centrale prima e meridionale poi. Un minimo tirrenico fece il resto. Il giorno 3 nevicò su gran parte del Nord compreso la Liguria con accumuli fino a 25/20cm a Milano e fino a 10cm a Genova. Nevicò anche in Toscana a Lucca e con vere e proprie bufere sull'Appennino Tosco Emiliano

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APRILE: anche questo mese non ha scherzato in termini di gelo e neve tardivi, tra gli episodi più recenti gli anni 1991, 1995, 2001, 2003, 2014

17-18 Aprile 1991. Un nucleo freddo artico portò un drastico calo delle temperature con temporali e e grandinate. Il crollo termico si ebbe durante le precipitazioni, la temperatura in pianura padana scese di oltre 10-15°C nell'arco della stessa giornata. Dal pomeriggio del 17 iniziò a nevicare tra Piemonte, Lombardia, Emilia e Veneto; si registrarono oltre 30cm di neve sul Cuneese, grazie anche allo sviluppo di una depressione sul Ligure che fece nevicare sul basso Piemonte per tutta la notte tra il 17 ed il 18. Si registrarono fino a 15-20cm sulla pedemontana tra Bologna, Modena e Reggio Emilia, circa 10cm nel Torinese e fino a 5cm a Milano sud e sulla costa veneziana.

La nevicata del 17 Aprile 1991 a Torino
La nevicata del 17 Aprile 1991 a Torino

7-8 Aprile 2003. L'ondata di freddo interessò soprattutto il Sud ed i versanti adriatici. La neve fece la sua comparsa il giorno 7 fino in pianura al Nord Est ma senza creare accumuli, mentre al Centro-Sud questa imbiancò la dorsale appenninica a partire da quote collinari con circa 30cm a Potenza. Nella notte dell'8 Aprile la neve interessò anche la costa molisana e pugliese con rovesci nevosi su città come Bari, Brindisi e Lecce. Fino a 30 cm di neve a Termoli. Una fioccata intensa ma senza accumuli interessò anche la città di Napoli.

7-8 Aprile 2003 la neve a Bari
7-8 Aprile 2003 la neve a Bari


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