Artico, prosegue la fusione estiva del ghiaccio marino. La situazione fino alla fine di luglio
Continua a diminuire l'estensione del ghiaccio marino nel corso dell'estate 2023 e al 17 luglio era di 1,31 milioni di chilometri quadrati più bassa della media trentennale 1981-2010. Si tratta della dodicesima più bassa degli ultimi 45 anni e prolungando il periodo di riferimento fino alla fine di luglio il trend rimane pressoché immutato.
ESTENSIONE GHIACCIO MARINO. Vi sono però regioni artiche che mostrano al 17 luglio (data fino alla quale sono ad oggi disponibili tutti i dati più dettagliati) estensioni del ghiaccio marino molto inferiori alla media 198-2010, tra queste la Baia di Hudson, liberatasi dai ghiacci piuttosto presto in questa stagione estiva. Estensioni molto inferiori alla media riguardano inoltre il Mare di Kara e il Mare di Beaufort, così come il Mare della Siberia orientale. Si segnala inoltre la presenza di un grande polynya, un tratto di mare privo di ghiaccio marino e circondato dalla banchisa, una sorta di 'buco', nel Mare di Kara vicino all'Arcipelago di Severnaya Zemlya. In generale, a partire dal 1° giugno fino al 17 luglio, si sono fusi 3,82 milioni di chilometri quadrati di ghiaccio marino sull'Artico.
TEMPERATURE SULL'ARTICO NELLA PRIMA META' DI LUGLIO. Sulla regione artica la temperature dell'aria ad una quota di circa 750m è stata tra i 3 e i 6°C al di sotto della media 1981/2010 sul Mare di Laptev, sulla costa settentrionale della Siberia, ma è risultata tra i 2 e i 7°C superiore tra la Groenlandia e il Mare di Beaufort, a nord del Canada. Temperature molto superiori alla medie si sono registrate inoltre nella Baia di Baffin meridionale (a sud della Groenlandia) e sulla costa del Labrador (Canada orientale) con scarti fino a +9°C rispetto al periodo 1981-2010.