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14 settembre 2022
ore 16:43
di Giacomo Foresta
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 Per tutti

L'argomento è di quelli caldi, anche se riguarda il freddo. E cioè il cambiamento climatico che minaccia la sopravvivenza dei ghiacciai, con tutto ciò che ne consegue. Dopo la recente campagna "La Carovana dei Ghiacciai" di Legambiente in collaborazione con il Comitato glaciologico italiano - che ha monitorato una decina di ghiacciai alpini, tutti a rischio scomparsa - sabato 17 settembre scienziati ed esperti geologi e climatologi si troveranno sul ghiacciaio del Presena, nel comprensorio Ponte di legno-Tonale, per l'incontro "Climbing forClimate 2022: parliamo di cambiamento climatico... sì, ma in vetta!". Obiettivo: osservare e analizzare da vicino, sul campo, gli effetti della crisi climatica. A proporlo è UniMont-Università della Montagna, polo dell'Università degli Studi di Milano con sede a Edolo, in collaborazione con il Consorzio Pontedilegno-Tonale e la locale sezione del Cai. 

In programma dibattiti con gli studiosi ma anche escursioni e osservazioni a 3000 metri di quota sulla necessità di agire tempestivamente per contrastare il riscaldamento globale che sta fondendo i ghiacciai. L'appuntamento è per le 10 al rifugio Passo Paradiso, raggiungibile con la cabinovia dal Passo Tonale. Numerosi gli aspetti che verranno affrontati nel corso dell'evento: l'influenza di tali mutamenti nell'approccio alla montagna e i relativi rischi; il futuro dei ghiacciai, sempre più in pericolo, con un focus sul Presena; la disponibilità di risorse idriche nell'ambito del riscaldamento globale; i negoziati e le politiche sul clima a livello internazionale; i riflessi sull'attività sportiva attraverso l'esperienza diretta di un atleta. Il programma prevede, nel pomeriggio, un'escursione dal Passo Paradiso fino al rifugio Capanna Presena e l'osservazione del ghiacciaio a quota 3000 metri. La scelta del luogo dell'incontro, a cavallo tra Alta Val Camonica, in Lombardia, eVal di Sole, in Trentino, non è casuale: il Presena è testimone diretto dei cambiamenti climatici. Ma è anche protagonista di una avveniristica azione per rallentare gli effetti del climate change. 

Dal 2008, ogni anno una vasta superficie del ghiacciaio viene infatti coperta con teli geotessili che consentono di ridurre del 50% la fusione estiva e di preservare uno spessore di 3 metri di neve, circa 130mila metri cubi, che costituisce la base per la successiva stagione invernale con un impatto positivo anche sull'ambiente. «Siamo coscienti che i teli contribuiscono a frenare la fusione del ghiacciaio ma non possono, da soli, scongiurarla: per far questo occorrono politiche internazionali sul clima finalizzate a ridurre le emissioni dei gas climalteranti che sono la principale causa del riscaldamento globale», spiega il presidente del Consorzio Pontedilegno-Tonale, Davide Panizza. L'evento di sabato 17 settembre rientra in "Climbing for Climate", l'iniziativa -giunta alla quarta edizione - organizzata su tutto il territorio nazionale dallaRete delle Università Sostenibili e dal Club Alpino Italiano. La prenotazione è obbligatoria. In caso di maltempo la manifestazione sarà annullata. Programma completo e iscrizioni a questo link.


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